“Stromboli è rossa come i lapilli; Panarea è bianca come le case; Filicudi è blu come il mare che la circonda; Salina è verde come i suoi vigneti; Vulcano è giallo come lo zolfo; Lipari è nera come l’ossidiana; Alicudi è marrone come i suoi muli”.
Queste sono solo alcune delle impressioni del viaggio alle Eolie di un illustre viaggiatore dell’epoca gloriosa del Grand Tour: Luigi Salvatore d’Asburgo Lorena (Firenze 1874 – Starà Bolescan 1915) Principe di Toscana e Arciduca d’Austria.
Il Principe che amava il Mediterraneo più che la vita di corte, errò durante la sua vita alla scoperta delle isole più selvagge del Mare Nostrum, passando la seconda metà dell’800 ad innamorarsi dei paesaggi aspri e della popolazione accogliente delle Baleari prima e delle Eolie poi.
Il suo viaggio alle Eolie fu raccolto in ben otto volumi, un diario di bordo accurato, stampato in 100 copie numerate, con rilegature ed illustrazioni di alta qualità, realizzando così un’opera prestigiosa. Lui stesso ebbe a dire ad un amico: “Mi sono rovinato economicamente e ho perso la salute per questo ma credo di aver dato onore e lustro a questo angolo di terra bellissimo”.
Il frutto di tanto amore passione e sacrificio, di questo personaggio romantico che si dice abbia ispirato Hugo Pratt per creare Corto Maltese e che viaggiava per il Sud sotto il falso nome di Conte di Neudorf, oggi che finalmente ha visto la luce e l’attenzione che meritava molto tempo fa. Recentemente è stata ritrovata in Germania l’intera collezione originale, che la Casa Editrice Biblioteca ripropone in Italiano ed in versione tascabile nella collana Grand Tour Italia.
Questa “mini enciclopedia” dedicata alle Eolie nella sua versione moderna rispetterà testi ed immagini originali, aggiungendo però ad arricchirla parole ed impressioni di altri viaggiatori illustri che hanno visitato e raccontato le Eolie, per aggiungere voci moderne a quest’opera ottocentesca appena ritrovata.
Anche perché, sia nel bene che nel male, le isole Eolie dai tempi delle avventure del principe marinaio sono cambiate ed a questo ritratto d’epoca si può affiancare ritratti più recenti da usare come metro di paragone del cambiamento. Un metro utilissimo anche per capire cosa preservare nel cammino verso il futuro.
L’opera si intitola “Le Isole Lipari” ed è composta come già detto da otto volumi: uno generale e poi gli altri sette che esplorano, descrivono e ritraggono minuziosamente ognuna delle sette isole.
Una avventura letteraria in cui immergersi sia per gli amanti della lettura, sia delle cronache del Grand Tour sia per chi vuole vedere le Eolie con gli occhi di un personaggio così particolare vissuto più di un secolo fa.