L’avevamo già detto in passato su questo stesso blog che la stagione estiva 2015, visti i presupposti di quella 2014, sarebbe andata alla grande alle Eolie, ed i dati confermano la previsione.
Tra i fattori c’è forse un complice: l’arrivo improvviso del caldo che ha dato a tutti una urgente voglia di mare ma anche il fatto che grazie all’EXPO molti turisti stranieri sono in giro per l’Italia. Sicuramente a giovare alla situazione è il “brand” Eolie che grazie anche ai social network ed a riconoscimenti ottenuti da community come quella di Trip Advisor è in crescita, ed il fattore economico-psicologico è altresì importante: la fine della recessione sancita ufficialmente e l’avvio verso la crescita, le buone notizie sul quadro economico generale che si sentono, ed un miglioramento anche lieve dei dati sull’occupazione, sono tutti fattori importanti.
L’Italiano si sa è abbastanza timoroso: appena sente “crisi” si chiude a riccio.
E per questo motivo anche se le presenze sono tornate ai livelli di prima delle crisi alle Eolie il fatturato è ancora molto minore. Si spende meno per paura ma anche perché spesso si va in vacanza con un budget molto ridotto.
In ogni caso, quali che siano le cause di alcune tendenze, si parla di un aumento delle presenze del 15% per i mesi di maggio e di giugno, di un luglio un poco più debole ma comunque con i numeri positivi e con previsioni più che rosee per agosto e settembre che come minimo si manterranno sugli standard dell’anno passato. I dati sono stati confermati ufficialmente da Christian Del Bono, presidente di Federalberghi Eolie e isole minori Sicilia.
Oltre i turisti che si fermano alle Eolie in hotel, bed and breakfast o casa vacanze, i dati sui flussi turistici devono tenere conto di quel nutrito gruppo di turisti-escursionisti, spesso amanti della Natura, spesso solo viaggiatori mordi e fuggi che ogni giorno arrivano dalla Calabria o dalla Sicilia con i vaporetti e ritornano: saranno almeno 5000 a luglio e raddoppieranno ad agosto. La maggior parte di essi visite le isole di Panarea e Stromboli.
Sulla base di questi dati la comunicazione turistica ed i servizi ai turisti si possono organizzare in modo più efficiente.
È ormai un fatto ovvio che le Eolie “tirano”, adesso l’obiettivo principale è destagionalizzare il turismo per evitare che si concentri in modo massiccio in estate e diventi ingestibile e poco sostenibile (compromettendo quei delicati equilibri naturali che rendono le isole uniche). A fare aumentare i fatturati ci penserà il tempo, visto che la classe media italiana è ancora provata dalla crisi e che il mercato interno, nonostante le tantissime presenze straniere anche VIP, è comunque importantissimo.