Il Delphis Aeolian Dolphin Center di Salina, che monitora ogni giorno e studia da anni le acque eoliane, ha una buona notizia per gli amanti dell’ambiente e dalla Natura: nelle acque del meraviglioso Arcipelago Eoliano, negli ultimi sei anni si è registrato un aumento significativo della presenza di animali marini rari o minacciati. In particolare è diventato molto più facile che un decennio fa avvistare delfini, balenottere, capodogli e anche la rarissima Caretta Caretta, la tartaruga marina che ben pochi possono dire di aver visto, dato che a rischio di estinzione.
Merito delle politiche di conservazione e dell’attenzione diretta in questi anni, ma chi sono i protagonisti di questa buona notizia? Questi ospiti così ben accetti delle acque delle Eolie hanno caratteristiche uniche che li rendono così speciali e amati.
Capodogli: il Capodoglio è il più grande predatore del Pianeta attualmente esistente, può arrivare a 18 metri, è un animale da record: ha il cervello più grande esistente in Natura, è il mammifero che si spinge più in profondità (oltre 2000 metri). Questo instancabile nuotatore vive in tutti i mari del mondo, capace di resistere alle pressioni degli abissi e di affrontare tutti i pericoli del mare. Vorace predatore di pesci e soprattutto di calamari, la sua preda preferita sono proprio i calamari giganti. Un animale possente e misterioso che è sempre emozionante avvistare.
Balenottera comune: è il secondo animale più grande del mondo dopo la Balenottera Azzurra, un gigante pacifico che si nutre di piccoli pesci e molluschi, che non si avvicina alle barche ma nemmeno le evita dimostrando di non essere certo intimorita dall’uomo. Nuota velocemente ed i suoi spostamenti sono abbastanza imprevedibili ma purtroppo questo non l’ha salvata dalla caccia che la rende uno dei 100 mammiferi più minacciati di estinzione.
Tursiope: il tursiope è il delfino più famoso perché è una delle poche specie di questi animali che riesce a vivere in cattività e quindi è addestrato per delfinari e per i film. Questa specie di delfini grigi, caratterizzata dal naso detto “a bottiglia” è molto socievole e intelligente, curiosa è considerata oggi “il delfino per antonomasia”. Se incontrato va assolutamente rispettato e lasciati libero: la loro intelligenza e curiosità non va certo scambiata con sottomissione, vanno rispettati e lasciati in pace.
Stenella: è un’altra specie di delfino molto studiata e spesso confusa con il tursiope, da cui si distingue per la striscia bianca. È un animale socievole che è solito compiere spettacolari acrobazie in acqua e segue le scie delle barche. Anche se può superare i due metri, normalmente gli esemplari del Mediterraneo sono più piccoli delle specie oceaniche.
Caretta Caretta: un tempo era una tartaruga comune in tutto il Mediterraneo, oggi minacciata e rarissima. Questo rettile può affrontare lunghe immersioni ed è un predatore di meduse, pesci e crostacei: è proprio la sua riduzione drastica una delle concause delle invasioni di meduse che si vedono ogni anno in tutti i mari del mondo.
La Caretta Caretta è sensibile all’inquinamento e spesso muore perché ingerisce oggetti e buste di plastica scambiandole per prede, altro fattore di rischio sono i suoi nidi nella sabbia delle spiagge che spesso vengono distrutti inconsapevolmente dai bagnanti.
I nidi anche se “salvi” dalle persone la specie rimane sempre molto delicata ed influenzata dall’attività umana, dato che in condizioni di natura la sopravvivenza di un piccolo appena uscito dall’uovo è scarsissima, dato che sono facili prede di uccelli marini e pesci, situazione ancora peggiorata dagli insediamenti umani.
Pare infatti che le piccole tartarughe uscite dal nido, anziché dirigersi verso il mare si dirigano verso le luci delle città costiere, diminuendo drasticamente ancora di più le possibilità di sopravvivenza.