Isole Eolie: nuovi tesori archeologici nei fondali marini

Due relitti antichi individuati circa 4 anni fa ed etichettati come Panarea II e Panarea III erano nella lista di “cose da fare assolutamente alle Eolie” degli studiosi di archeologia subacquea, che per cose da fare intendono studiare, approfondire per scoprirne la natura.

E le sorprese sono state moltissime tanto che Panarea II e Panarea III non sono solo alcuni dei tantissimi relitti che affollano il Mediterraneo ma si sono confermati come scoperte archeologiche uniche.

Relitto-Panarea-III_Sommergibile-Titan_photo-GUE

Tra Lipari e Panarea, a 120 metri di profondità, nel mese di settembre la Soprintendenza del Mare in collaborazione con Global Underwater Explorers (GUE) si  avventurata con due mini sottomarini biposto Triton dotati di attrezzature per la ripresa e la fotografia e di braccio meccanico ed ha scoperto tutti i segreti di questi due relitti.

Prima di tutto Panarea II conservava del suo carico di anfore più di quanto si sospettasse e di quanto era già stato recuperato in passato, solo che questo carico era scivolato più a fondo ed era rimasto nascosto.

anfore nei fondali marini delle eolie

Inoltre, miracolosamente,  nonostante i due millenni, una parte della chiglia di legno è ancora presente, conservatasi sott’acqua.

Sul fondo si trovano poi numerose ancore che dimostrano come questa zona fosse una specie di area di sosta per i traffici commerciali dell’antichità.

Il relitto Panarea III invece porta ancora il suo carico completo fatto di anfore greco-italiche e puniche, vasi cilindrici, una macina, ciotole, piattelli ed un thymaterion (una sorta di colonnina decorata per bruciare l’incenso) intero, rotto in due parti con la base che riporta una incisione in greco. Il thymaterion veniva usato per fare sacrifici a bordo ed ingraziarsi gli dei per la navigazione.

 

Questi tesori dei fondali delle Eolie sono stati rinvenuti nell’ambito di un progetto di ricerche subacquee che ha coinvolto anche l’Isola di Pantelleria, nei cui fondali sono stati rinvenuti alti relitti, uno dei quali conservava anche l’altare in terracotta su una colonnina e decorato con onde del mare utilizzato per le offerte agli dei, un ritrovamento molto raro.

Difatti sebbene si sa che gli antichi facevano sacrifici di animali agli dei mentre navigavano, subito prima o subito dopo di una tempesta o un passaggio pericoloso, non è molto comune rinvenire gli altari usati nelle navi.

In questi casi però gli dei non sono stati favorevoli ed i preziosi carichi provenienti da ogni luogo del  Mediterraneo sono finiti in mare, per nostra fortuna però, visto che oggi possiamo vederli conservati come se avessimo una istantanea di quei naufragi di 2000 anni fa.

Partecipa alla discussione

Compare listings

Confrontare
Open chat
💬 Hai bisogno di aiuto?
Benvenuto/a su EolieHouses.it. Scrivimi per affitto casa vacanza o compravendita alle Isole Eolie.