Eolie: Il faro di Strombolicchio ora è 100% ad energia rinnovabile!

Faro-di-Strombolicchio

Il faro di Strombolicchio è uno dei luoghi più suggestivi delle Eolie, posto su quell’isolotto di roccia vulcanica fatto di pareti a picco sul mare che, secondo le leggende, altro non era che il tappo di un vulcano scagliato in mare durante un eruzione.

Ed a vederlo Strombolicchio sembra proprio un gigantesco tappo piantato nel fondale marino che sporge in alto verso il cielo per buona parte, ma ad un occhio più fantasioso che lo vede sporgere tra le brezze e le nebbie marine, Strombolicchio potrebbe apparire come un fantasmagorico castello marino, una fortezza inaccessibile.

faro di strombolicchio

Ed inaccessibile praticamente lo è stato per molto tempo:

arrivare sulla sommità dell’isolotto è una impresa ardua e faticosa (a meno che non ci si arriva in elicottero), ed una volta lassù ci si trova con un suolo troppo povero per l’agricoltura e senza fonti di acqua. Nonostante ciò vista la pericolosità delle acque circostanti in cui Strombolicchio si trova, negli anni 20 vi si edificò un faro: si spianò la sommità e l’altezza del’isolotto si ridusse da 57 a 49 metri e vennero scavati 200 gradini per arrivare dal mare al faro.

Il faro venne attivato 12 anni dopo, quando il primo farista raggiunse l’isola.

Adesso però è automatizzato da molti anni, e l’isolotto è sottoposto a tutela come Riserva Naturale Integrale e gli unici a poter accedere erano gli addetti alla manutenzione del faro oppure studiosi per scopi scientifici, anche se le visite “abusive” non sono rare a dirla tutta.

I consumi del faro

Il mantenimento del faro sempre acceso fino ad adesso richiedeva che una volta all’anno venisse “caricato” con otto bombole di GPL che alimentavano il generatore per 12 mesi, ma oggi le cose stanno per cambiare: niente più viaggi di rifornimento per il faro che è diventato 100% autosufficiente e ad energia rinnovabile.

Infatti i vincitori di un concorso indetto dall’Associazione Marevivo, due architetti Luana Biviano, di Lipari e Ivan Laquidara, di Milazzo che hanno sviluppato un progetto adattabile a tutti i fari delle eolie che usa energia solare ed eolica.

Si può giustamente dire che il faro di Strombolicchio oggi “brilla di luce propria”, grazie all’impianto fotovoltaico che riduce la presenza di tecnici sull’isola dal delicatissimo e piccolissimo ecosistema, e riduce le emissioni di Anidride Carbonica.

Una vittoria verde per le Isole Eolie che probabilmente coinvolgerà tutti gli altri fari automatizzati dell’arcipelago 🙂

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