Se ne iniziò a parlare oltre 20 anni fa: un aeroporto nel Messinese che dovrebbe servire un’area al momento periferica caratterizzata dalla forte presenza di flussi turistici soprattutto durante la bella stagione.
Il progetto, chiamato Aeroporto Nebrodi-Eolie, nonostante gli anni passati e le alterne sorti dopo tante battaglie in favore non è morto ed anzi se ne torna a parlare.
Il nuovo progetto dovrebbe avere un costo di 80 milioni di euro ed essere completamente sostenibile (nel senso che non andrebbe in rosso) ed i soldi per costruirlo dovrebbero provenire al 75% da fondi europei mentre la quota restante proverebbe da finanziamenti privati. La buona notizia è che il gruppo industriale svedese SAAB è interessato ad investire (il gruppo SAAB è famoso per le automobili ma in realtà la divisione auto appartiene alla General Motors oggi, mentre il core business è proprio l’aeronautica, sia civile che militare) nel progetto. In una riunione tenutasi i primi di febbraio gli ingegneri Johannes Ehmmans e Giuseppe Petracca hanno presentato il nuovo progetto: si tratta di un aeroporto più piccolo, più economico e gestibile che si avvale delle ultime tecnologie per funzionare al meglio ottimizzando costi e tempi.
Rispetto alle idee di tanti anni fa, la pista d’atterraggio sarà più corta di 500 metri (1500 contro 2000) e mancheranno le torri di controllo, visto che oggi il traffico aereo può essere gestito grazie alla tecnologia anche da torri di altri aeroporti già esistenti e che non hanno traffico aereo che renda impossibile farlo. I costi di realizzazione contenuti si aggiungono a quelli di gestione che saranno ridotti, non solo grazie ad un aeroporto ottimizzato per richiedere meno personale, ma anche perché per il momento si parla di uno scalo aperto solo durante l’alta stagione. Questa stagionalità rende sostenibile l’aeroporto che funziona e lavora nel periodo in cui guadagna.
Insomma con l’interesse di un partner privato internazionale, un grande gruppo industriale famoso per i suoi successi e per la sua serietà e con un progetto fatto in un’ottica di risparmio (normalmente le infrastrutture in Italia costano il triplo che altrove), l’aeroporto Nebrodi-Eolie smette di essere solo il tema di accese discussioni e può diventare un programma realizzabile.
Per l’arcipelago Eoliano e per la provincia Messinese sarebbe una importantissima risorsa per aumentare i flussi turistici rendendo meno traumatici gli spostamenti dei visitatori, che spesso, alla ricerca del relax e delle vacanze comode, si scoraggiano già quando ci sono troppe distanze da percorrere tra un aeroporto e la destinazione finale, figuriamoci con mezzi diversi.