L’ISPRA (Istituto Superiore di Protezione e Ricerca Ambientale) avvia una nuova campagna di monitoraggio nell’ambito del progetto Osservatorio Regionale della Biodiversità della Regione Siciliana. La sede di questi studi saranno le isole Eolie con la loro unicità: pur essendo infatti piccole isole che occupano un area circoscritta sono zone con grande biodiversità e con diverse nicchie ecologiche, soprattutto per quanto riguarda le aree sottomarine interessate da fenomeni idrotermali.
È su queste aree che si concentrerà lo studio, volto a conoscere a fondo la ricchissima biodiversità ed i tanti ambienti unici e particolari che si creano nei fondali attraversati dai dinamici e mutevoli fenomeni di vulcanismo che caratterizzano l’arcipelago. L’interesse è grande perché la zona potenzialmente potrebbe diventare un sito di estrazione di risorse minerarie ed anche per futuri impianti di produzione di energia rinnovabile sfruttando i fenomeni sottomarini.
La conoscenza dettagliata quindi, è un obiettivo di vitale importanza nei fondali eoliani per valutare eventuali impatti delle attività umane e per mettere in atto tutti gli accorgimenti che possano preservare ecosistemi e biodiversità.
Sarà la Nave R/V Astrea dell’ISPRA, con un equipaggio di ricercatori ISPRA, esperti del CNR-ISMAR di Bologna, Ancona, CNR-IAMC Messina, dell’Università di Ancona, Genova e Messina a solcare le acque dell’arcipelago per studiare gli ambienti sottomarini. Le tecnologie messe in campo saranno Multibeam ed un robot ROV (remotely operated vehicle), un robot collegato con un cavo “ombelicale” ad un computer di bordo e manovrabile in remoto, il ROV monterà fotocamere ad alta definizione ed è uno strumento comunemente usato per studiare i fondali.
Insieme al ROV sarà usata la camera bentica, un dispositivo cilindrico che fissato sul fondo misura costantemente valori come PH e composizione chimica dell’acqua, inoltre saranno prelevati campioni di sedimenti da analizzare in laboratorio.
Gli obiettivi del progetto sono quelli di realizzare mappature accurate delle aree in questione e della distribuzione delle specie viventi, sia animali che vegetali, in relazione alle attività geotermali. La conoscenza accurata di questi fenomeni geotermali, della loro localizzazione e dei loro effetti servirà sia per pianificare al meglio le attività umane sia per la tutela delle specie e degli habitat sottoposti a tutela.
Già nel 2014 rilevamenti simili avevano mostrato la vulnerabilità di certi ecosistemi, con questa nuova campana si punta alla creazione di una metodologia di studio integrata e multidisciplinare che tenga conto di tutti i fattori, geologici e biologici, che concorrono a creare gli ecosistemi unici dei fondali eoliani,
Nuova campagna di studi scientifici nei fondali delle Eolie
