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Anticamente era chiamata Eunymos, “quella che sta alla sinistra”, cioè £ome riferisce Stradone, quella che sta alla sinistra di quelli che da Lipari si dirigevano in Sicilia.
Il nome attuale di Panarea è ¤ovuto alle caratteristiche fisiche del terreno, ã¡naraiaä½´utta sconnessaäº sono comunque possibili piacevoli passeggiate tra piante di capperi, hibiscus e bouganville, con lo sguardo sugli splendidi isolotti che le fanno da cornice: Basiluzzo, Dattilo, Bottaro, Lisca Bianca, Lisca Nera, le Formiche, I Panarelli, Spinazzola e in lontananza Stromboli o Lipari o Salina.
A Spinazzola, scoglio inaccessibile, si trova una colonia di palme nane, uniche nel loro genere in Europa.
Panarea la bella
Indispensabile una gita in barca per ammirare gli splendidi isolotti summenzionati, le scogliere coronate da alti pinnacoli, le incantevoli insenature, come Drautto e Cala Junco, con i suoi colossali blocchi arrotondati o tagliati a prismi, isolati nel mare:Cala Junco è ¦orse lâ©®senatura pié ¢ella e suggestiva dellâ©®tero arcipelago, una piscina naturale dâ¡£qua cristallina nella quale si combinano sempre cangianti il verde, il blu e i l turchese.
Lâ¡¢itato di Panarea è ³parso pittorescamente sulle falde orientali, con le sue bianche casette attorniate da uliveti e rupi ciclopiche, raggruppate nelle tre contrade di Iditella, S.Pietro, Drautto.
L⩳ola di Panarea è ¬a pié £ara tra quelle dell⡲cipelago delle Isole Eolie, in quanto negli ultimi trentâ¡®ni è ³tata meta di un turismo di livello medio/alto
Cenni geologici e storici
Panarea, i suoi isolotti e i bassi fondali che la circondano sono da considerarsi parti dello stesso complesso vulcanico, in quanto costituiscono i resti di un unico rilievo vulcanico sottomarino con numerose bocche eruttive, oggi per lo pié ³ommerse.
La vetta pié ¥levata dell⩳ola è izzo del Corvo, mt 420, che digrada a oriente con terrazzi coltivati a grano e ulivi e con gli impervi costoni di Pizzo Falcone e Pizzo Castello.
A occidente le pendici presentano pareti rocciose chiazzate di verde.
L⩳ola è £ostituita da un grande ammasso di andesite che si sovrappone alle rioliti colonnari visibili all⥳tremità ³ettentrionale detta Calcara e a quella meridionale di Capo Milazzese.
Nell⥳tremo nord di Panarea, in una conca denominata Calcara, probabile sede di un edificio vulcanico in epoca preistorica, oggi si riscontrano manifestazioni fumaroliche: il suolo scotta e si presenta rigato da esili fratture che si dirigono in tutti i sensi, la colorazione è °olicroma, i gas si sprigionano in gran copia.
Nei pressi della banchina, in c/da San Pietro sgorga una sorgente dâ¡£qua calda (50à ƒ) che viene utilizzata dagli isolani a scopo terapeutico.
Lisca Bianca deve il suo nome al colore bianco dovuto alle fumarole attive da millenni e ancora oggi visibili sia nella punta occidentale, a mt 5 di profonditଠsia nell⡲ea compresa tra dattilo, Bottaro e Lisca Bianca, a mt 20 con decine di colonne di bollicine.
L⩳ola di Panarea è ³tata abitata sin dallâ¥´à ®eolitica. Si hanno testimonianze del periodo dello stile di Diana sul Timpone del Corvo e della Calcara. Nella località iano Quartara sono state trovate tracce di un insediamento dellâ©®izio dellâ¥´à ¤el bronzo. Alla Punta di Peppe Maria e alla calcara sono cospicue le tracce della cultura di Capo Graziano, dal 1800 al 1400 a.C. Sul promontorio di Punta Milazzese si sviluppa un villaggio di capanne della media età ¤el Bronzo (1400-1270 a.C.).
Anche Basiluzzo ha una certa importanza archeologica. Vi si osservano i resti di una villa romana con tracce di pavimenti a mosaico e intonaci colorati delle pareti, una costruzione sottoterra a botte e, a mt 7 sul fondo marino, un rudere, probabilmente una darsena romana. A testimoniare che, 2 mila anni fa, il luogo era la residenza di un ã©liardario in sesterziä® Oggi l⩳ola è ¤isabitata, ma per secoli i tre ettari di superficie sono stati coltivati a cerreali.
Da fare e vedere a Panarea
剅scursioni al villaggio preistorico di Capo Milazzese, al Timpone del Corvo, alla spiaggia della Calcara
剅scursioni via mare agli isolotti di Basiluzzo, Dattilo, Bottaro, Lisca Nera e Lisca Bianca; alla cala di Calajunco; periplo dell⩳ola
å‰articolarmente adatta alle esplorazioni subacquee per la limpidità ¤el mare e la ricchezza dei fondali