Bandiera Blu a Lipari e Vulcano!

Sono ormai 4 anni che Lipari e Vulcano conquistano la Bandiera Blu, prestigioso riconoscimento internazionale consegnato dalla Foundation for Environmental Education (FEE), e quindi anche per questo 2014, il 13 maggio alla Presidenza del Consiglio del Ministri le due isole sono state premiate con l’ormai famosa bandiera.

La Sicilia quest’anno ha fatto il pieno, salendo a quota sei con due new entry. Gli ultimi anni sono stati pieni di soddisfazioni per i litorali Siciliani che oltre a vedere aumentare le Bandiere Blu, hanno avuto altri preziosi riconoscimenti da internet, come quello che nell’estate 2013 ha decretato la spiaggia dei Conigli di Lampedusa come spiaggia più bella del mondo. In generale tutta la penisola italiana ha salutato l’arrivo della bella stagione del 2014 con ben 15 new entry nel club delle 269 bandiere blu italiane con tante conferme come, appunto, Lipari e Vulcano.

bandiere blu sicilia 2014

Dato che tutti parlano di Bandiere Blu, cercheremo di spiegare cosa implica avere questo riconoscimento e di quale prestigio internazionale siano ricoperte così le due isole eoliane che godono di questo premio.

La FEE è una associazione no-profit nata nel 1981 in Danimarca, che nel 1986 ha istituito il riconoscimento della Bandiera Blu in concomitanza con l’Anno Europeo per l’Ambiente. Da allora le delegazioni FEE si sono moltiplicate ed oggi opera in 60 Paesi del Mondo. Il riconoscimento per le spiagge più pulite invece è assegnato dalle rispettive delegazioni FEE non solo in Europa, ma anche in Canada, Nuova Zelanda, Sudafrica ed in alcuni stati Caraibici. Esiste sia la bandiera Blu delle spiagge sia quella degli approdi.

Le caratteristiche salienti che conducono a consegnare la bandiera Blu ad un luogo che si è candidato sono diverse: la lunga lista di criteri si divide in imperativi (i) e guida (g). Si tratta di diversi criteri che riguardano l’accesso alle informazioni relative alla biodiversità ed all’eco sistema della spiaggia, la presenza di test che certifichino l’assenza di contaminazione batterica pericolosa, servizi pubblici all’altezza, accesso all’acqua potabile, accessi per i disabili e tanti altri criteri

che certificano la qualità dei servizi e dell’ambiente.

Le bandiere blu sono utili se inserite in una strategia di promozione

turistica del territorio e l’Italia sembra aver raccolto la sfida: in moltissimi luoghi non bastano da sole ad aumentare i flussi turistici, ma diventano un qualcosa in più che si aggiunge al marketing territoriale, all’accoglienza, all’organizzazione di eventi e di servizi che non riguardino solo direttamente le spiagge ma ogni aspetto dell’esperienza vissuta dal turista. Ovviamente alle Eolie, e non è presunzione dirlo, la Bandiera Blu non è che una ciliegina sulla torta: stiamo parlando di isole che da sempre sono frequentate da viaggiatori
e da turisti “che contano”, apprezzate da amanti della bellezza e della natura di tutto il mondo, scenari privilegiati scelti da artisti, scrittori e registi. Il potenziale delle Eolie tuttavia è grande e c’è ancora molto da scorprire: le due Bandiere Blu rappresentano il riconoscimento di queste affermazioni.

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